Asics Metaracer Tokyo

Asics Metaracer Tokyo. In 190 grammi l’espressione più pura e autentica di energia e velocità. Scopriamo insieme tutte le novità di Asics Metaracer in edizione limitata per le olimpiadi di Tokyo.

Ecco la recensione dettagliata di Asics Metaracer. Articolo di Marco Piovesan, video recensione di Nicola Padovan e Marco Piovesan

Tempo di lettura circa 3:50 min.

DROP 9 mm. Peso 190 grammi Uomo, 156 grammi Donna

Argomenti della recensione

Per dare un ordine espositivo e degli spunti su cui riflettere dividiamo i vari argomenti in sezioni, in questo modo ciascuno potrà soffermarsi su ciò che più preferisce approfondire.

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Caratteristiche tecniche

In Asics Metaracer la tomaia c’è ma non si sente. Il tessuto utilizzato è molto leggero e avvolge il piede come una calza.

La tomaia

La tomaia di Asics Metaracer è realizzata in engineered mesh monofilo senza cuciture. Questa nuova costruzione ha permesso di ridurre notevolmente il peso della calzatura, rendendo la scarpa molto performante senza però sacrificare il fitting e il comfort per il piede. La cosa che si apprezza fin da subito è la ventilazione per il piede. Verrebbe da chiedersi se questa leggerezza della tomaia faccia da contraltare con poca stabilità nel passo. Ebbene non è assolutamente così.

Altro particolare della tomaia sono i forellini di ventilazione posti sulla tomaia stessa e soprattutto sulla punta. Questo particolare, che veniva utilizzato anche in passato, permette di diminuire la temperatura del piede e il suo surriscaldamento, favorendo di conseguenza la performance nel suo complesso.

Il sistema di allacciatura di Metaracer è realizzato con 6 fori passalaccio e la stringa è piatta. La scarpa si chiude bene e in maniera sicura per il piede. Il soffietto è leggero e sagomato sul collo del piede. Infine la parte tallonare. Qui troviamo un collarino con imbottitura ridotta al minimo. Questa soluzione serve per alleggerire la scarpa.

Nonostante sia molto minimal la parte del tallone, quando si calza si percepisce un buon fitting. Ultima annotazione riguarda il sottopiede. La soletta interna è incollata all’ intersuola e non è estraibile. Non presenta particolari sagomature per il piede ma nel complesso il piede ha un buon appoggio naturale. Ricordiamoci sempre che siamo di fronte a una scarpa da gara da 190 grammi e di conseguenza il piede avrà la tendenza ad appoggiare più sull’avampiede che sul mesopiede e tallone.

L’intersuola

Ora è il caso di fare un ragionamento approfondito sull’ intersuola di Asics Metaracer. Qui andiamo a parlare del materiale utilizzato, della forma particolare della scarpa e dell’ inserto in carbonio. Procediamo con ordine. Il materiale utilizzato è il Flytefoam. Si tratta di una particolare mescola che combina leggerezza, morbidezza e risposta elastica. Con questo materiale Asics riesce a proporre scarpe running dal peso contenuto e che allo stesso tempo risultano morbide in fase di primo impatto e con un’ eccellente risposta elastica. E la durata? Dai feedback che abbiamo le scarpe in Flytefoam hanno una durata nella media degli altri marchi. per quanto riguarda questo modello in particolare pensiamo che si possano superare i 400 km di corsa.

L’ elemento che contraddistingue Asics Metaracer Tokyo è l’ inserimento di una piastra in carbonio nell’ intersuola. Nel caso di Asics la piastra è posizionata a ridosso del battistrada, quindi non completamente affogata nel Flytefoam ma spostata più verso il basso. Inoltre la piastra in carbonio non è a tutta lunghezza della scarpa bensì occupa lo spazio tra il mesopiede e l’avampiede. Questa soluzione differenzia Asics da tanti competitor ma secondo noi la soluzione proposta è interessante. Infatti la sensazione è di non avere una piastra sotto il piede. Si sente il terreno su cui si appoggia e si percepisce la vicinanza dei metatarsi al pavimento di appoggio.

Ma ecco il miracolo! Appena si inizia a correre e a spingere si sente tutta la velocità della scarpa. Il passo è fluido, la transizione naturale e lo spostamento del baricentro del corpo risulta veloce. Insomma, appena ci si mette in moto si percepisce tutta la performance di questa scarpa.

Intersuola in FLYTEFOAM e inserto in CARBONIO

Terminiamo questo blocco con un cenno alla particolare forma di Asics Metaracer Tokyo. La tecnologia utilizzata si chiama GUIDESOLE™. In parole più semplici su questo modello si traduce in ” costruzione della forma a banana”. È un termine tecnico che indica la particolare forma arrotondata verso l’interno e che serve fondamentalmente ad accompagnare l’appoggio del piede assecondando la sua naturale forma e soprattutto ad ottimizzare lo scarico del peso a terra. Infatti quando corriamo il piede tende a chiudere l’appoggio e la spinta sfruttando il primo metatarso ( quello sotto l’alluce per capirci). Ecco che la tecnologia GUIDESOLE™ agevola questa transizione.

il battistrada

Il battistrada di Asics Metaracer Tokyo è realizzato utilizzando il materiale esclusivo di Asics che si chiama AsicsGrip. Presenta un’altezza da terra di circa 4mm ed ha delle scanalature convergenti verso l’ interno della suola che non sono particolarmente profonde. Questo perchè Asics vuole che si sfrutti al meglio la superficie di appoggio senza che ci siano dispersioni dovute alle linee di flessione. Questa soluzione trova giustificazione dal fatto che stiamo parlando di una scarpa veloce. Ultimo aspetto che vorrei sottolineare è il fatto che il battistrada non è presente sul punto più estremo del tallone. Anche questo accorgimento ha una spiegazione ed è da ricercarsi nel fatto che chi corre con questa scarpa da corsa appoggia poco il tallone.

Consigli di Utilizzo

Asics Metaracer Tokyo è una scarpa running che ci sentiamo di consigliare a runner veloci e con una buona biomeccanica di corsa. Il peso leggero, la particolare costruzione la rendono molto efficace sui ritmi sotto i 4 minuti al km e anche più bassi.

Certo non è una scarpa per tutti, anzi… Per gli allenamenti si presta molto bene per i lavori sul ritmo e sulle ripetute. Per quanto riguarda le gare direi che è ottima per un 10.000 metri. Più di qualche atleta potrebbe portarla bene fino alla mezza maratona. E per la distanza regina? Qui non mi sento di consigliarla se non sulla base di approfondimenti fatti con il singolo runner. Infatti sulla distanza dei 42,195 metri intervengono dinamiche specifiche e non ritengo opportuno generalizzare.

Di sicuro Asics Metaracer è una scarpa divertente. Potrebbe essere un’ ottima scelta per chi vuole completare il proprio parco scarpe con una chicca da 190 grammi e divertirsi nelle giornate in cui le gambe girano a bomba.

Video Recensione di Passsport

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