Saucony Ride 13

Saucony Ride 13. Nuova scarpa da corsa in casa Saucony. Leggera, affidabile e ammortizzata. Vediamo alcune info tecniche. L’intersuola in PWRRUN rende la corsa molto naturale ed ha una buona elasticità nonché ritorno di energia in fase di spinta. Il battistrada è realizzato con uno strato di gomma soffiata e garantisce maggior durata nel cushioning e resistenza all’ abrasione. Il disegno TRIFLEX del battistrada consente una flessione graduale della suola e allo stesso tempo aumenta la base di contatto per una buona stabilità. La tecnologia della tomaia FORMFIT dà a Saucony Ride 13 una capacità unica di adattarsi a quasi tutte le forme di piede. A questo aggiungiamo il materiale utilizzato, MESH con inserti 3D, che alleggerisce il peso complessivo della scarpa e aumenta il confort di calzata. La zona tallonare è sempre protetta e il tendine viene preservato da eccessive sollecitazioni.

Impressioni dopo i primi 100 km

Con la collaborazione di Alessio Bortoluzzi, un caro amico runner con la passione per i test prodotto che si è prestato a provare Saucony Ride 13 abbiamo messo su strada le scarpe. Queste sono le impressioni ricavate dal test.

Una sicurezza, queste sono le prime sensazioni avute provando la nuova Saucony Ride 13. Fin dalle prime uscite ho apprezzato la duttilità di questa scarpa che combina protezione e reattività sia a ritmi bassi che alti. A differenza del modello precedente ho trovato interessante la nuova conchiglia sul tallone che conferisce al piede un sostegno efficace, ma al tempo stesso non invasivo.Non esercita alcuna pressione sul tendine d’achille il quale resta libero di muoversi con la massima elasticità. Ho apprezzato la conferma di un’intersuola molto fluida e performante, sensazioni che ho potuto percepire affrontando percorsi sia pianeggianti che collinari.Il lavoro del mio piede è sempre stato sostenuto dall’energia dell’avampiede in salita e protetto dall’ammortizzazione del tallone lungo tutti i tipi di discesa, garantendomi in ogni istante la massima resa sul gesto specifico

Buona anche la tenuta del battistrada: ho avuto modo di testarla sia sull’asfalto bagnato che su percorsi sterrati e in entrambi i casi la precisione dell’appoggio è sempre stata molto decisa. Ci sono state alcune imprecisioni di stabilità in occasione di terreni un po’ accidentati, un dazio che secondo me si può pagare in nome della grande leggerezza della tomaia: molto traspirante e leggera, ma al tempo stesso protettiva. Il mesh ha da subito coccolato il mio piede adattandosi perfettamente alla sagoma senza esercitare pressioni o evidenziare alcun punto di sfregamento.

Infine ho trovato interessante la linguetta, molto morbida, la quale però è abbinata ad un sistema di lacci a mio avviso troppo lunghi e troppo soffici che nelle prime uscite mi hanno costretto ad alcuni stop per trovare il giusto compromesso tra stabilità dell’appoggio e pressione esercitata dalla chiusura sul collo del piede.
Alla luce di questi primi chilometri il mio parere sulla scarpa è assolutamente positivo, soprattutto perché con lei riesco a gestire in maniera ottimale sia le uscite di distanza che di qualità.
Da ultimo una nota sulla gradazione del colore giallo fluo, molto ben coordinata e a mio avviso interessante perché permette una maggiore visibilità del corridore lungo il ciglio stradale

Video Recensione Passsport

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