11 Apr Scarpe da Running per camminare. Si possono utilizzare?
Una domanda che sempre più di frequente ci viene posta sia in negozio che sui canali social: “Posso utilizzare le scarpe da Running per camminare?” Sono molti i dubbi in materia, soprattutto da parte di chi ha iniziato da poco o ha intenzione di avvicinarsi alla camminata come attività fisica.
In questo articolo vogliamo affrontare la questione cercando di offrire il nostro punto di vista con la speranza che i consigli possano tornare utili a tutti. Articolo di Marco Piovesan. Video Youtube di Nicola Padovan e Marco Piovesan
Tempo di lettura circa 8:00 min.
Argomenti dell’ articolo
Per dare un ordine espositivo e degli spunti su cui riflettere dividiamo i vari argomenti in sezioni, in questo modo ciascuno potrà soffermarsi su ciò che più preferisce approfondire.
1 differenze e affinità tra corsa e camminata
2 perchè utilizzare una scarpa da Running per Camminare
5 il nostro video sull’argomento
Premessa
Una piccola premessa è d’obbligo prima di iniziare. L’approccio a questo argomento si basa sulla nostra decennale esperienza come negozianti ed è frutto di frequenti scambi di idee ed opinioni fatte con tecnici ortopedici, podologi, osteopati, fisioterapisti e soprattutto con i clienti, oltre che sulla nostra personale esperienza. Il nostro non vuole essere un approccio medico. Vogliamo comunque esprimere la nostra idea con la speranza che possa risultare utile al lettore.
Affinità e Differenze tra Corsa e Camminata
Il gesto tecnico della camminata e della corsa parte da alcune affinità che le accomunano. Entrambe servono a spostare il corpo nello spazio, entrambe coinvolgono principalmente gli arti inferiori e infine, cosa più importante, entrambe producono benefici effetti sull’ intero organismo. Se vogliamo andare a fondo sulla questione possiamo dire che la macroscopica differenza tra la Corsa e la Camminata sta nella frequenza del passo e nella fase di volo. Quando parliamo di frequenza intendiamo il numero di passi al minuto, altrimenti chiamata anche cadenza. Per chi corre la cadenza ottimale, secondo studi e consigli di allenatori è di circa 180 ripetizioni al minuto. Nella camminata la cadenza si aggira tra le 100 e le 120 ripetizioni al minuto. L’ altra differenza è la fase di volo. Nella corsa esiste un momento in cui entrambi i piedi sono sollevati da terra. Nella camminata invece la successione dei passi prevede che ci sia sempre un piede che tocca il terreno. Da qui è facile comprendere che l’ impatto a terra e le forze che si generano sono molto diverse.
Le forze di impatto
Sulla base di quanto detto risulta facile comprendere che la forza di impatto a terra è sensibilmente diversa tra chi corre e chi cammina. Studi dicono che nella corsa si possono generare forze di impatto a terra fino a 5/6 volte il proprio peso corporeo. Nella camminata la forza di impatto è sensibilmente inferiore, ma non per questo va sottovalutata. Per di più nella camminata intervengono altri fattori che andremo ad analizzare più avanti nell’ articolo. Da qui l ‘esigenza di indossare calzature che proteggano e ammortizzino l’ impatto e che aiutino il piede ad avere un movimento naturale in tutte le fasi di appoggio a terra.
Le fasi di appoggio del piede
Sia nella Camminata che nella Corsa il piede appoggia a terra ed è soggetto ad un movimento che coinvolge il tallone, il mesopiede e l’avampiede. Chi cammina appoggia tendenzialmente il tallone in prima battuta, scarica il peso nella fase mediale e infine si proietta in avanti flettendo i metatarsi e l’ avampiede per eseguire il passo successivo. Nella corsa queste tre fasi possono essere identiche ma qui subentra una variante che è data dalla velocità di percorrenza e dalla postura.
Per dirla in parole semplici “Più si corre veloce e meno si utilizza il tallone” in quanto si è proiettati in avanti e risulta più efficiente per l’ esecuzione del gesto utilizzare di più l’ avampiede che il tallone. Hai mai provato a correre a piedi scalzi? Provaci una volta! Vedrai che ti viene naturale correre utilizzando l’ avampiede e meno il tallone. Appena calzi un paio di scarpe ecco che torni ad appoggiare il tallone, almeno nella maggior parte dei casi.
Perchè questo cambiamento nell’ appoggio? Dipende sia dalla velocità di percorrenza sia dalla postura del corpo. Questo non significa che sia sbagliato appoggiare prima il tallone, dipende da come si esegue il gesto e soprattutto dalla velocità di percorrenza. Va da sè che nella camminata sarà normale appoggiare prima il tallone, in quanto la cadenza è inferiore rispetto alla corsa e perchè la postura del corpo e il baricentro sono spostati più indietro che in avanti.
Meglio correre o camminare?
Rispondere a questa domanda può sembrare facile, in realtà non lo è per nulla. La mia personale esperienza mi porta a dire che la cosa migliore è fare quello che ci fa star meglio. E soprattutto approcciare entrambe le discipline con gradualità e costanza. Per chi inizia a camminare è importante avvicinarsi senza voler strafare. Spesso si sottovaluta che il fisico necessita di un periodo di adattamento e non è salutare metterlo sotto stress fin dalle prime uscite. Le conseguenze macroscopiche che si possono vedere sono uno stress muscolare eccessivo, difficoltà di recupero dalla stanchezza e difficoltà a smaltire l’ acido lattico.
Stessa cosa vale per chi vuole iniziare a correre. Tanti professionisti e medici consigliano di approcciare la corsa in modo progressivo, alternando corsa a camminata e aumentare man mano il tempo di corsa riducendo il tempo di camminata. Su questo argomento non mi dilungo oltre in quanto andrei a sconfinare nel campo della preparazione atletica che non è oggetto di questo articolo.
Una cosa è certa e accomuna la Corsa con la Camminata: i benefici per l’ organismo. Questi benefici si manifestano sia a livello di benessere fisico ma soprattutto a livello mentale. Praticare una di queste attività aiuta a stare meglio con sè stessi e ad affrontare la giornata in modo positivo! Una sana attività fisica aiuta davvero il nostro corpo e la nostra mente. E come dice una celebre frase di Jesse Owens: “Non importa cosa trovi alla fine della corsa, l’importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunti al traguardo, ma avere avuto il coraggio di partire”. Ovviamente il mitico Jesse Owens parla della corsa ma personalmente la trovo azzeccata per tutte le attività sportive.
Scarpe da Running per Camminare, si possono utilizzare?
La risposta è assolutamente sì. È comune convinzione che le scarpe da corsa non siano idonee per chi va a camminare, per svariati motivi. La realtà è diversa, molto diversa. Come abbiamo detto in precedenza sono tante le affinità che accomunano la corsa con la camminata. Il punto cruciale su cui mi vorrei soffermare è: supporto/ammortizzazione e comfort di calzata.
La camminata può sembrare un’attività semplice che per questo non richiede una calzatura tecnica. In realtà è vero il contrario. Ha maggior necessità di un prodotto tecnico chi inizia a fare attività fisica piuttosto che una persona allenata. Infatti un fisico ma soprattutto un piede allenato ha già una muscolatura forte e il gesto tecnico viene svolto in modo naturale e dinamico.
Chi inizia invece si trova ad avere dei deficit di preparazione e la muscolatura, anche del piede, poco allenata. A questo aspetto poi potremmo aggiungere anche problemi legati al piede ( metatarsalgie, alluce valgo, tendinite) o alle articolazioni (meniscopatia, cartilagine) o infine alla schiena ( ernia, schiacciamento delle vertebre). Sono tutti aspetti che spesso non vengono considerati ma che in realtà sono importanti e che mi portano ad affermare che una calzatura tecnica può fare la differenza, anche per chi cammina.
Supporto e ammortizzazione
La prima cosa che rende particolare e utile una scarpa da Running tecnica anche per la camminata è il sistema di ammortizzamento e la protezione per il piede e le articolazioni. L’ intersuola di una scarpa tecnica è costruita utilizzando materiali ricercati, leggeri e che offrono al contempo protezione dall’ impatto e una buona elasticità nell’ avampiede. Tradotto in termini pratici significa che la forza di impatto a terra è sensibilmente ridotta e ammortizzata e si riesce ad eseguire il gesto in maniera più naturale e fluida. Allo stesso tempo l’ intersuola garantisce un buon contenimento del piede stesso e questo assicura una buona stabilità e controllo del movimento. Esistono calzature tecniche studiate anche per chi ha l’ appoggio in iper pronazione. In questo caso particolare il movimento del piede verso l’ interno è limitato e il passo risulta essere più stabile. Anche questo aspetto è importante nella scelta della calzatura per camminare. Un cenno va poi fatto ad un altro aspetto: il differenziale. Con questo termine si vuole indicare la differenza di altezza tra il tallone e l’ avampiede. Esistono varie tipologie di differenziale. La più comune è 8/10 mm, ma esistono anche differenziali più bassi o più alti.
Ma cosa cambia in un scarpa con un differenziale più alto piuttosto che più basso? In sostanza cambia la posizione del piede rispetto al terreno su cui si appoggia. Un differenziale più alto comporta che il piede è più rialzato sul tallone rispetto all’ avampiede. Un differenziale più basso comporta che il piede sia più parallelo al terreno su cui si cammina. Questo particolare incide sull’ allungamento del tendine d’ Achille. Differenziale alto significa tendine meno allungato. Differenziale basso significa tendine più allungato.
Un cenno anche al battistrada è importante in questa sezione. Esistono calzature con la suola idonea a camminare sull’ asfalto o strade bianche e scarpe che hanno una suola con tasselli più accentuati che garantiscono una miglior tenuta sui terreni accidentati e fangosi. Non esistono scarpe per affrontare al meglio e in egual modo qualsivoglia tipologia di terreno. Il consiglio che mi sento di dare è fare una valutazione di dove si cammina principalmente e sulla base di questo fare la scelta.
Comfort di calzata
Quando si va a camminare o in generale quando si pratica attività fisica calzare una scarpa comoda fa la differenza. Il benessere del piede si traduce in benessere per il resto del corpo. Ecco un buon motivo per scegliere una calzatura tecnica. Le tomaie delle scarpe da Running sono realizzate in nylon mesh monofilo e senza cuciture. In alcuni casi sono anche leggermente elasticizzate. Avvolgono il piede come un secondo calzino ma allo stesso tempo garantiscono contenimento del piede nella zona del collo e preservano il tendine grazie ad un collarino imbottito. Le stringhe stesse sono realizzate in modo da assicurare il piede ma senza sacrificare eccessivamente lo spazio a disposizione. Questo comporta una buona circolazione sanguigna e la riduzione di formicolio. Infatti quando si pratica attività il piede tende a gonfiarsi e questi piccoli particolari fanno la differenza. Un altro vantaggio che deriva dal calzare una scarpa tecnica è lo spazio attorno alle dita del piede. Come detto in precedenza la tomaia è realizzata con materiali elasticizzati e senza cuciture. Si pensi a chi soffre di alluce valgo, questa soluzione è ottima per ridurre i fastidi e le frizioni che si possono avere nella zona dell’ alluce quando l’ osso è sporgente.
Obiezioni frequenti
In questa sezione vado a presentare i timori e le obiezioni più frequenti che accompagnano chi vuole approcciare alla camminata e ha il dubbio se utilizzare o meno una calzatura tecnica.
1 Non sarà troppo tecnica una scarpa da Running per me che vado “solo”a camminare? La risposta è NO. I contenuti in termini di tecnicità e supporto sono di assoluto vantaggio per chi le utilizzza per camminare. Proteggere il piede, garantire supporto, contenimento e comfort sono aspetti da tenere in grande considerazione
2 Una calzatura tecnica è più costosa di una classica scarpa da ginnastica. Questo è vero. Allo stesso tempo è anche da sfatare una comune convinzione. E cioè che la scarpa più costosa sia la migliore. Non è assolutamente così. La questione fondamentale è trovare la calzatura che abbia le caratteristiche idonee alle proprie esigenze. E per assurdo non è detto che si debba scegliere la scarpa più costosa. La cosa importante è potersi confrontare con personale qualificato e avere tanta scelta di prodotto, che si traduce anche in scelta di gamma di prezzo, a parità di tecnicità.
Conclusioni
Alla luce di quanto spiegato in questo articolo mi sento di trarre queste semplici conclusioni. Quando si vuole iniziare a fare attività fisica e in particolare la camminata è importante ascoltare il proprio corpo e capire le sue esigenze. Non è importante relazionare la scelta del prodotto con l’ intensità dell’ attività che si andrà a svolgere. Infatti sono frequenti i casi di persone che pur facendo attività in maniera saltuaria e blanda hanno esigenze di protezione per il piede superiori e più particolari rispetto ad altre persone, magari più allenate. Un’ altra considerazione che mi sento di fare è un invito. “Se vuoi approcciare la camminata entra serenamente in un negozio di sport specializzato. Troverai personale qualificato in grado di ascoltare le tue esigenze e relazionarle al prodotto più indicato per la tua attività. Oltre che avere grande varietà nell’ assortimento di calzature tecniche”.
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